La rassegna internazionale di spettacoli di prosa, musica, teatrodanza e arti varie dedicata alla memoria di Peter Brook
Spettacoli di prosa, musica, teatrodanza e arti varie a Roma Live Arts, festa delle arti sceniche dedicata alla memoria di Peter Brook, che intende proporsi come edizione zero di una Esposizione Internazionale dello Spettacolo dal Vivo, da promuovere per il rilancio futuro della Capitale, aprendo la città all’incontro con realtà artistiche che operano in Europa.
Organizzata da Xenia in collaborazione con Artenova, la rassegna totalmente a ingresso gratuito, verrà inaugurata il 21 novembre dal Maestro Eugenio Barba, che assieme a Julia Varley ‒ in collaborazione con Abraxa Teatro ‒ proporrà una fitta giornata allo Spazio Rossellini. Momenti di riflessione sul tema Lavorare in un angolo per altri angoli. Il coraggio di immaginare un altro teatro si accompagneranno a esibizioni dimostrative, integrate da estratti di due film sul radicamento e lo slancio civico dell’Odin Teatret, e allo spettacolo musicale e d’arte varia Ave Maria, diretto da Eugenio Barba, interpretato da Julia Varley e coronato da un dialogo conclusivo con i due artisti.
A seguire, il 22 novembre, al Monk Roma, il primo dei due appuntamenti con la musica: l’Orchestra di Villa Pamphilj, diretta da Fabrizio Cardosa, con ospite al clarinetto Paolo Emilio Rocca e Gabriella Aiello alla voce, incontrerà Moni Ovadia per il concerto-lettura Tracce sonore: un omaggio a Pasolini, nel Centenario della nascita.
Si prosegue poi, a dicembre, con cinque appuntamenti consecutivi. I primi due al Teatro Nino Manfredi di Ostia: il 12 dicembre una coproduzione internazionale vedrà la Compagnia Teatraltro unirsi a una delle migliori Compagnie europee di teatro/circo contemporaneo, Lost in Translation Circus ‒ costituita da artisti italiani, francesi, irlandesi, australiani ‒ per lo spettacolo La Ballade De Bergerac; e il 13 dicembre un’opera che ha fatto registrare nella sola Norvegia più di 100.000 spettatori: Figli di Abramo ‒ Abrahams Barn, un testo su ebraismo, cristianesimo e islam di Svein Tindberg, attore e drammaturgo norvegese, riproposto per ROMA LIVE ARTS in versione italiana dal Teatro del Loto di Teatrimolisani, con in scena Stefano Sabelli, musiche di Giuseppe Moffa, videoproiezioni di Keziat.
Roma Live Arts si sposterà al Teatro degli Audaci, con un’altra due giorni, dedicata al teatrodanza. Il 14 dicembre la Emanuele Soavi incompany, con sede a Köln, proporrà Dialog of one, una performance multipla, con testi da Wilde e Benjamin, dedicata al recupero delle tracce lasciate da coreografi dimenticati o volutamente oscurati durante il periodo del nazionalsocialismo, attivi già all’inizio del XX secolo durante e tra il periodo delle due guerre mondiali. Il lavoro è realizzato in collaborazione con il Deutsches Tanzarchiv di Köln, la Folkwang Universität der Künste di Essen, il Centro universitario per la danza contemporanea ZZT di Köln, la BA Contemporary Dance ZHdK Zürich e il dipartimento GeStiK – Institut for Gender Studies sempre di Köln.
Il 15 dicembre verrà presentato un programma firmato da Mauro Astolfi per lo Spellbound Contemporary Ballet, Compagnia con oltre 25 anni di attività alle spalle, ospite dei principali Festival in Europa, in Asia e nelle Americhe. Forte dei recenti successi presso il National Taichung Theater a Taiwan, la Fondazione Fabbrica Europa, il CCDC Hong Kong, il Grand Theater de Luxembourg e il Bejing Dance Festival, Spellbound propone una drammaturgia/coreografia tripartita di Mauro Astolfi: The Real You / Unknown Woman / Ascent.
La cinque giorni si chiude il 16 dicembre, allo Spazio Rossellini, con l’illusionista Andrea Sestieri e il suo IllusionItech: un format a oggi unico al mondo, creato in anni di collaborazione con alcuni dei migliori ingegneri tecnologici internazionali: uno show di illusionismo tecnologico-digitale, con profonde interazioni tra uomo e macchina, tra uomo e schermi, ipad, ledwall, cellulari e tv.
Chiude, a distanza di tre giorni, il 19 dicembre, al Monk Roma, il concerto-spettacolo di Silvia Colasanti, la compositrice italiana vivente più affermata sulla scena internazionale, autrice di una vasta produzione di notevole impatto anche mediatico: il suo È breve il tempo che resta è un omaggio alla poesia di Mariangela Gualtieri, con Gaia De Laurentiis voce recitante e il Quartetto Guadagnini.
È prevista, fra le attività collaterali, la realizzazione di un docufilm di Roma Live Arts: la regia di Enzo Aronica costruirà infatti l’audiovisivo Poso qui la mia storia: il lungo viaggio dell’arte dell’incontro, un racconto per immagini e voci dedicato alla preparazione, allo svolgersi e al “lasciare una scia” della Rassegna, al seguito di una linea che dalla dedica a Peter Brook conduca a immaginare assieme agli artisti e agli spettatori una futura Esposizione Internazionale dello Spettacolo dal Vivo nella Capitale. Gli appuntamenti saranno infine accompagnati da pillole e apparizioni di un’eccellenza italiana nel mondo, dall’intramontato appeal: i Comici dell’Arte, grazie alla prestigiosa collaborazione della Compagnia Sasiski!.
Il progetto è realizzato con il sostegno del Ministero della Cultura – Direzione generale Spettacolo ed è vincitore dell’Avviso Pubblico Lo spettacolo dal vivo fuori dal Centro – Anno 2022 promosso da Roma Capitale – Dipartimento Attività Culturali.
IL DOCUMENTARIO
Documentario a cura di Enzo Aronica, con l’obbiettivo di raccontare gli appuntamenti svolti durante Roma Live Arts e le emozioni che si celano dietro la live performance.
STAMPA
PUBBLICO
prenotazioni digitali
prenotazioni
pubblico coinvolto
RISULTATI DEL SONDAGGIO FINALE
A quanti appuntamenti di Roma Live Arts ha partecipato?
- meno di quattro appuntamenti 88,9%
- più di quattro appuntamenti 11,1%
A quale linguaggio della live performance si ritiene più interessato?
- prosa 51,9%
- musica 38,9%
- danza 38,9%
- arte varia 57,4%
- altro 5,9%
Pensa sia necessaria un’azione di divulgazione di tutta la macchina performativa, i suoi meccanismi, i suoi elementi, le sue professionalità?
- penso di si 90,7%
- non saprei rispondere 90,7%
Assisterebbe a una seconda edizione di Roma Live Arts?
- penso di si 96,3%
- Sicuramente si 3,7%
Come giudicherebbe gli spettacoli ai quali ha partecipato?
- sufficientemente soddisfacenti 18,5%
- molto soddisfacenti 81,5%
Come considera lo “stato di salute” della live performance?
- in buono stato 24,1%
- cattivo stato 29,6%
- non saprei rispondere 33,3%
- altro 13%
Quali motivi per lei sono respingenti per assistere ad uno spettacolo?
- scarso interesse 28,3%
- linguaggi artistici non condivisi 18,9%
- orario 37,7%
- mobilità 34%
- costo del biglietto 41,5%
- promozione 26,4%
- insufficiente offerta 15,1%